Jazz Collection

Tigran Grigoryan and pLATINum BAND
Jazz Collection – Vol. 3
Idyllium

Negli ultimi anni sono aumentate le formazioni musicali nate fuori dai territori d’origine – il continente americano – in grado di interpretare e scrivere in modo magistrale pagine di latinjazz e che meriterebbero maggiore visibilità. Tra queste formazioni, una degna di essere conosciuta è la pLATINum BAND, fondata nel 2002 a Mosca dal direttore-pianista Tigran Grigoryan assieme a Rustam Plenkun (voce, percussioni), Anton Revnyuk (basso), Alexander Khudyakov (drums) e Artur Gazarov (percussioni), che il pubblico italiano può apprezzare grazie all’album Jazz Collection –vol. 3 prodotto dalla discografica milanese Idyllium.

Il protagonista principale del progetto è Grigoryan, pianista di formazione accademica impegnato nel coniugare il pianismo classico con i diversi linguaggi della musica latinoamericana e del jazz, con il sostegno fondamentale di quattro talentuosi musicisti e ottimi solisti. Il lavoro raccolto nell’album recupera celebri perle del passato e del presente firmate da compositori del calibro di George Gershwin, Antonio Carlos Jobim, Steve Kuhn, Chucho Valdés, tanto per citarne alcuni, e le rilegge con i nuovi arrangiamenti di Tigran Grigoryan. Il risultato raggiunto è davvero notevole e rivela la grande poliedricità che i musicisti di questo quintetto sanno esprimere nei differenti contesti, sia nell’affrontare gli stilemi di samba, bossanova o ritmi afrocubani, sia il funkyjazz o il mainstream. E se consideriamo il retroterra geografico e culturale dove sono cresciuti questi artisti, c’è da restare sbalorditi per la precisione nei dettagli e per le calde sonorità proposte.
In ambito solistico, da sottolineare oltre alle doti virtuosistiche del pianista – che si muove sulla tastiera con un tocco solare e raggiante da far invidia ai più blasonati colleghi nati nei territori Doc d’oltreoceano- quelle dell’ottimo bassista Revnyuk, che in alcuni momenti vola altissimo da far ricordare maestri del basso elettrico come Victor Bailey (ex Weather Report). Ma anche le percussioni ci regalano assoli di tutto rispetto attraverso sapienti coloriture di timbales, bongos, congas e cencerro, oltre che fornire al batterista stimolanti patterns ritmici per ottenere un groove ancor più marcato e vigoroso. Degni di citazione anche i brillanti interventi vocali di Plenkun.
In conclusione, un album che rappresenta la prova suonata che lo spirito creativo del latin jazz non ha frontiere.

I brani: Mulata – For All We Know – No More Blues – Nature Boy – Latin Lover – Chiken Feathers – The Gentle Rain – Mambo Influenciado – But Not For Me – Springtime.

Total time: 78:21

Gian Franco Grilli

Lascia un commento

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here