RECENSIONE: Ad otto anni di distanza dal successo della prima edizione, la World Music Network presenta The Rough Guide to Salsa (Second Edition) distribuita in Italia da www.egeamusic.com –
In un crescendo di ritmi e sonorità, le tracce di questa antologia sono ordinate secondo una sequenza che simula una serata da ballo. Si va così dalle cadenze lente e seducenti, adatte ai principianti, fino ai ritmi più incalzanti e frenetici, per i più esperti o per i veri professionisti. Una raccolta varia e sfaccettata dunque, che segue l’evoluzione di una musica che è ormai un fenomeno internazionale e che è entrata nelle menti, nei cuori e nelle vite delle persone di tutto il mondo, curata da un grande cultore della Musica Latina: Pablo Yglesias. Il cd – composto da 13 tracce per complessivi 66’ d’ ascolto – si apre col gruppo ‘Macolla’ ( from Nicaragua ) che presenta un Medley che unisce vari ‘classici’ che vanno da ‘Rebellion’ a ‘ Periodico de ayer’; troviamo poi i vari generi della salsa ( Nujorkina, Portoricana, Cubana, Colombiana, ‘Dura’ ) nelle interpretazioni di Maestri quali Jimmy Bosch, Wayne Gorbea ( qui col famoso ‘Prakatun’ ), Cubanoson ( Son Moderno ), Ricardo Lemvo, Angel Melendez ( con una chacha alla vecchia maniera delle Big Band: ‘ Ven pa’ que goze’ ) , il Latin salsa di Alex Wilson, il Grupo Caribe ( con la hit ‘ Sombre una tumba una rumba’ ), la timba cubana di Yumuri sino alle due descargas finali: ‘ Atrevete’ (BioRitmo) e ‘ La maquina del sabor’ ( Fruko ). Ce n’e’ per tutti i gusti e tutto di qualita’….e pezzi moderni attaulmente proposti nelle disco latine di tutto il mondo. Una compilation – dunque – che consiglio a tutti ( dj’s e musicofili ) vivamente. —
BREVI CENNI SULLA SALSA ( a cura dell’ Ufficio Stampa Egea Distribution ):
La Salsa, nata dall’incontro della musica cubana e portoricana nei quartieri latini di New York, è oggi più che mai una musica globale, amata e ballata in tutte le parti del mondo. In un’unica parola, ricca di vivide associazioni ma senza una definizione unica, è racchiusa sia una cultura sia un ampio assortimento di ritmi e stili latini (“tutti i ritmi cubani sotto un solo nome”: così la definisce Celia Cruz, la più importante cantante di Salsa al mondo). Il termine infatti è nato negli anni 70 per descrivere lo stile musicale di un gruppo di musicisti latini newyorkesi che iniziò a riproporre i grandi classici cubani degli anni 40 e 50 aggiungendo moderne influenze funk, rock, e latin. Uno stile che quindi si caratterizza fin dalla sua nascita per un connubio di tradizione ed innovazione, un mix perfettamente riprodotto in cui si possono ritrovare i sapori della tradizione afro-caraibica così come i suoni più moderni ed accattivanti che animano i nightclub di tutto il mondo.
Roberto Rabbi
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