Recensione film “Musica Cubana – The Sons of Buenavista”

Dopo il grande successo del film Buena Vista Social Club un’ altra grande
intuizione del grande Wim Wenders ha portato qualche tempo fa a costruire
un’altro lungometraggio basato sulla vita, ma soprattutto sulla musica e su
tutti gli aspetti che ruotano intorno ad essa mostrando stralci di vita e di
cultura che offre oggi come ieri la Isla Grande di Cuba
Coadiuvato questa volta dal regista German Kraal, Wenders ha puntato tutto sulla
figura illustre dell’appena scomparso Pio Leiva il quale allora era ancora uno
dei pochi superstiti di qui "vecchietti terribili" che prendevano il nome di
Buena Vista Social Club. Intorno a lui è nato un film molto interessante che a
distanza di un anno sarà portato ora nelle sale del concorso cinematografico del
Festival di Cannes con il nome di "THE SONS OF BUENA VISTA – MUSICA CUBANA" e
che sarà promozionato all’interno di un mega yacht ancorato proprio davanti al
Palais dove verranno prioettati tutti i lungometraggi.

Il film, in lingua spagnola ma che finalmente è ora anche disponibile con
sottotitoli in Italiano, si articola con molta scorrevolezza all’interno di un
taxi sul quale viaggiano il proprietario del mezzo ed il maestro Pio Leiva i
quali vanno alla ricerca di giovani talenti al fine di formare una band che
possa mostrare l’integrità della cultura cubana, rimasta intatta anche cambiando
le generazioni e cercare di "mezclarla" alla cultura musicale più moderna adatta
a questi giovani talenti.
Ogni singolo componente viene ricercato attraverso gli angoli più nascosti di
una Cuba "del Pueblo"  mostrata con sapienza dal regista il quale offre
angoli di un paese ma soprattutto di una città come l’Havana con tutti i suoi
pro ed i suoi contro ma che ha come unico comun denominatore la Musica.
E’ la musica infatti ciò che da importanza a tutto il film, il grande brano di
Compay Segundo "Chan Chan" risuonato in chiave più moderna cantato da Pio e
rappeato da una sensualissima ragazza, i duetti dei cantanti di band di lusso
come Los Van Van e Pupy , inediti di salsa cubana cantati con grinta da ragazzi
di trent’anni e da un ragazzo di 85 come Leiva che balla con l’energia di coloro
che ha con lui sul palcoscenico. Un palco che va dai sobborghi de l’Havana Vieja
fino al centro Havana arrivando addirittura a viaggiare per un magico concerto
nel paese del Sol Levante : il Giappone.

Un Film tutto da scoprire per ammirare ciò che offre la magia di Cuba ma
soprattutto per vedere come la musica possa essere da filo conduttore per
giovani mantenendo giovani coloro che non lo sono più ma sempre con la voglia di
non cambiare mai…perchè come dice alla fine del film Leiva :

 "…tutto cambia, cambia la vita per molti versi, ma non si cambia il
modo di essere. Quello che sei oggi lo sarai fino alla morte…"

Fabrizio “Zoro” – fabrizio@salsa.it

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