Cosa Sta Succedendo all’Ambiente Latino?

Cosa sta succedendo all’ambiente Latino?
La forte crisi economica sta molto condizionando l’andamento della movida
italiana mettendo a dura prova la sopravvivenza di locali e serate che in questi
anni erano diventate punti di riferimento sia nell’ambiente latino che nella
dance music.
E’ difficile analizzare questa situazione se come intento si cerca di essere
propositivi, cercando di identificare alcuni errori che forse hanno contribuito
a implementare l’involuzione di un ambiente che sembrava essere l’essenza pura
del divertimento.

E’ passato oramai più di un decennio da quando la musica latina si è fortemente
radicata in Italia e nel mondo, coinvolgendo tantissime persone di svariate
generazioni soprattutto per lo spirito di aggregazione che da sempre è il live
motive di questo ambiente.
Ricordo che verso la fine degli anni 80 il trend vissuto nei locali da ballo era
abbastanza alienate e privo di contatti. Si ballava "soli" facendo movimenti
ripetitivi e privi di interpretazione, la musica dance si era incanalata su un
filone basato quasi esclusivamente sulla tecnologia, impoverendo e frammentando
in tanti stili quello che sino ad allora era stato un ambiente artisticamente
ricco e concreto.
E’ proprio in quel periodo che nel mondo della discoteca fa breccia un nuovo
ambiente musicale basato su tutte le cose che più mancavano al popolo della
notte.
Ricordo con nostalgia le prime serate latine, piccole e modeste ma nello stesso
tempo gioiose e contagiose. Ricordo come noi, già dell’ambiente prendevamo per
mano i nuovi arrivati che subito si inserivano e si innamoravano di quel nuovo
modo di vivere le serate. Ricordo con tenerezza le persone, il più delle volte
in età matura frequentare le scuola di ballo dove imapacciatissimi davanti allo
specchio cercavano di imbastire le prime sequenze di passi per potersi lanciare
il prima possibile in questo nuovo modo di ballare.
La Musica… era tutta bella. Salsa, Merengue e pochissime bachate erano con la
musica tropicale dei balli di gruppo la colonna sonora di quelle serate.
Si ascoltavano, ballavano e cantavano le hit del momento come veri e propri
tormentoni. Sui volti della gente solo sorrisi e goccioloni di sudore. Ballavano
tutti per ore senza mai smettere e alla fine della serata battevano le mani al
tempo di clave per richiedere un ultimo brano al DJ.

Che è successo ora?? Dove è finito quel ambiente?? Ma sopratutto come andrà a
finire…
Sono domande che mi sono posto tante volte, tentando di analizzare al setaccio
tutto quello che è successo in questi anni e cercando ogni volta (da operatore
del settore) di mettermi in discussione con ottimismo e buona volontà.
Come sempre alla base di grossi problemi le cause sono molteplici. Credo
comunque che il comune denominatore si possa riassumere con una sola parola:
Estremismo. Probabilmente sono proprio gli eccessi indiscriminati su ogni fronte
che ci hanno portato a complicare e disgregare questo ambiente rendendolo freddo
e colmo di dualismi e contrapposizioni.
Ricordate le prime volte che alla domanda, balli? ci si sentiva rispondere…
Mah.. Cubano o Portoricano?? Beh!! Era solo l’inizio, dovevano ancora arrivare,
sull’uno o sul due, L.A. style NY Style ecc. ecc.
Sia chiaro che non è assolutamente sbagliato volersi perfezionare o imparare
stili nuovi e moderni. Personalmente penso che dovremmo solo conservare un
pochino di spirito di adattamento per ballare senza problemi anche con chi
interpreta la musica in modo diverso da noi. Sarebbe bello vedere nuovamente
sorrisi sul volto di chi balla il più delle volte oggi sostituiti dalla grinta
agonistica.

Per quanto riguarda la Musica, ci sarebbe da scrivere un romanzo…
Croce e delizia di questo ambiente. Anche qui, la parola "estremismo" sembra
calzare a pennello per rispecchiare la situazione attuale.
In un ambiente musicale "dedicato al ballo" e "al divertimento" dovrebbero
esistere 3 tipologie di musica: La musica "bella" rappresentata il più delle
volte dalle hit di alto gradimento, la musica "brutta" che il più delle volte è
quella che annoia e svuota le piste e in fine la musica "??? (chiamiamola
"media" giusto per identificarla)" ossia quel genere che non da nessuna
sensazione, esempio i brani che dopo 5 minuti, nessuno si ricorda più di averli
ascoltati o ballati passivamente.
Invece il tutto diventa complicatissimo e intrigato. In Italia esistono veri e
propri feudi musicali dove l’estremismo regna sovrano e diventa molto difficile
per i DJ proporre musica al di fuori del ristretto filone musicale gradito dai
ballerini plasmati dalle scuole di zona. 
Non è sicuramente negativo avere delle preferenze sui vari generi musicali, la
cosa errata è emarginare e criticare apertamente tutto il resto. Il nostro
ambiente è da sempre stato precario perchè nessun "mas-media" importante ha mai
seriamente dedicato spazio alla musica latina quindi, proprio per questo motivo
il nostro errore più grosso è proprio questo, divedere con nette linee di
demarcazione un ambiente musicale da un’altro. E poi… siamo seri!! non è
concepibile vedere ballerini che dopo un anno da principianti passato per lo più
a ballare Bachata o quanto di più semplice esiste, presa coscienza di aver
imparato a ballare (anche fuori tempo musicale), snobbano tutto e diventano
ballerini di salsa "Brava" (vieja, dura, classica, ecc ecc) dimenticando che tra
la musica della "Fania" e la bachata dei "Toque de Queda" ci sono ben 30 anni di
bellissima musica che tanto ci ha fatto divertire.
La musica vecchia dovrebbe essere la ciliegina sulla torta di una bella serata
latina quindi andrebbe valorizzata e proposta con attinenza…
Ultimamente tra i buoni propositi atti ad avvicinare un pubblico sempre più
vasto alla musica latina, c’è stato anche il tentativo di miscelare il pop con
la musica latina ma, gran parte dei ballerini ha gridato allo scandalo senza
capire l’intento. Un altra forma di estremismo parlando della mia professione
(DJ) sono stati i remix. Io per primo ho inziato a remixare la musica latina ma
sempre avvalendomi dell’ausilio di musicisti per creare prodotti che miscelavano
l’intuizione del DJ con la creatività degli artisti. Purtroppo abbiamo come
conseguenza assistito alla sagra del "Drum Loop (giro musicale solitamente
ritmico)" messo come base ritmica su praticamente tutti i grandi successi pop.

La direzione artistica dei locali è oramai diventata una professione per
dilettanti allo sbaraglio, dove tutti ma proprio tutti si stanno cimentando ad
organizzare serate latine per trarne profitto. Anche questo non sarebbe
sbagliato se non avesse innestato il meccanismo del tutto gratis, abbiamo
assistito in questi anni a vere e proprie fiere del ribasso dove la qualità è
andata a farsi bendire. Il pubblico latino è stato partizionato in piccoli
nuclei composti da poche unità trascinate di quà e di là, il più delle volte in
disco bar di piccolissime dimensioni dove, nel peggiore dei casi il locale non
aveva neanche l’agibilità per il ballo. Questo chiaramente a discapito di locali
ampi e prestigiosi difficili e costosi da gestire ma, che davano lustro e forza
al nostro movimento.

Beh!! Abbiamo avuto bellissimi momenti che ci hanno lasciato ottimi ricordi.
Chissà se ognuno di noi avrà la forza di riconoscere i propri sbagli? Chissà se
l’amore per questo ambiente di cui tanto si parla, ci darà la forza di
riconsiderare queste situazioni e per ricominciare a sostenere e a dare forza
alla musica latina?
Come cantava Battisti in una vecchia canzone… lo scopriremo solo vivendo!!

Per i vostri commenti potete scrivere a
francisco@salsa.it

Francisco Rojos

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