Finalmente!!! Abbiamo aspettato molto dall’annuncio dell’uscita di questo
album, ed ora il momento è giunto. Questo disco sarà all’altezza delle
aspettative?
Credo proprio di si. Lo stile è quello classico e virtuoso che sta alla base
delle buone produzioni newyorkesi / portoricane. I musicisti, il coro e
l’arrangiamento sono di prim’ordine e con nomi così alto sonanti che il buon
Frankie non poteva che lanciare sul mercato un disco che accontenti anche i
palati più raffinati della musica latina; sonorità di gran classe con incluso
tanto di vibrafono, tanto caro al rimpianto maestro Tito Puente al quale è
ispirato questo disco che include anche un tributo al “Rey del Timbal”
intitolato “Ya se nos fue”. Conosciamo Meglio Frankie:
Efraim Frankie Morales fu iscritto al conservatorio “Boys Harbor” dalla madre
che sin da quando Frankie era molto piccolo si occupò della sua formazione
artistica. Il canto e le percussioni erano l’indirizzo artistico scelto per
coltivare il proprio talento. Si unì ad alcuni giovani artisti che frequentavano
il conservatorio e con un gruppo che aveva formato, alternava lo studio alle
esibizioni sulle strade del barrio per iniziare a misurarsi con un pubblico.
A 14 anni fece da corista con Joe Bataan alla gloriosa orchestra di Hector Lavoe.
Grazie al “Cantante de los cantantes”, el “Nene” (che divenne il sopranome con
cui veniva simpaticamente chiamato Frankie nell’ambiente artistico) ebbe
l’opportunità di lavorare come corista al fianco di artisti importantissimi
come: Celia Cruz, Ismael Rivera, Pellin Rodriguez, Ismael Miranda, Cheo
Feliciano e molti altri. Al loro fianco ebbe l’opportunità di imparare a
vocalizzare e sviluppare le proprie doti canore. Il suo primo album con i “Bad
Street Boys” di Josè Pintor si intitolava “sabor Del Barrio”, mentre negli anni
ottanta incise il suo primo album da solista intitolato “En Su Punto”. In quel
periodo arrivò anche la sua seconda produzione da solista “Sobresaliendo” che
incise per la “Cayman” con “Los Hermanos Lebron” .
Frankie continuò a passi da gigante la sua carriera di cantante: fu invitato
dalla Fania All Stars, “estrellas” Cayman (oggi Cobo Music), Tito Nieves e Son
Boricua e grazie ad una raccomandazione di Ralph Marcado divenne il cantante
dell’orchestra di Tito Puente, il Mitico “Rey del Timbal”. Questo connubio
permise a Frankie di girare tutto il mondo e di conoscere l’universo infinito
della musica. Partecipò alla produzione “Dancemania 99”, a “Mambo Birdland
registrato dal vivo a NY city ed all’ultima produzione del Maestro Tito con
Eddie Palmieri “Masterpiece”, produzione che vinse anche il premio Grammy.
Il giorno dell’ultimo show di Tito Puente a Puerto Rico fu uno dei più tristi
momenti da ricordare. Quella notte infatti Tito suonò per l’ultima volta il
timbal, l’orchestra rimase sul palco a suonare con Frankie nella parte vocale.
Durante gli ultimi due anni Frankie si è impegnato nella realizzazione di questo
disco riunendo tutti i musicisti della orchestra di Tito e chissà se anche il
grande maestro dal celo ha partecipato…
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