Joe Cuba , il grande esponente della salsa degli anni 60 denominato il "Padre
del Boogaloo" è morto domenica scorsa all’età di 78 anni a New York City in
seguito a complicazioni per una infezione batterica da staffilococco alle vie
respiratorie che lo ha colpito già fin dagli anni 70 e che da qualche
tempo lo stava inesorabilmente debilitando.
Già da tempo lontano dalle scene, solo i suoi migliori amici hanno avuto
contatti con il leader e percussionista del proprio sestetto che ha spopolato
negli anni 60 segnando così il declino delle big band di Tito Puente, Machito e
Tito Rodriguez . Un nuovo sound, anche in lingua inglese che aveva il
grande Cheo Feliciano alla voce , consigliato proprio da Tito Rodriguez, e che
fino agli ultimi giorni di vita è stato vicino all’amico di tanti anni. Dalla
loro intesa sono nati successi irripetibili come Cachondea, La Palomilla,
Bochinchosa, La Malanga Brava , El Pito ecc..
E proprio Cheo che lascia un commovente ricordo di Joe Cuba nato al secolo
Gilberto Calderon nel 1931 a New York da famiglia portoricana. "E stato colui
che ha cambiato la musica portando il concetto di big band in un piccolo gruppo
di 6 elementi che avevano una dinamicità incredibile".
Fabrizio Zoro – fabrizio@salsa.it
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