Come passano gli anni.
Ieri eravamo bambini,
mami e papà lottavano
per il nostro futuro.
Tu badavi a me,
oggi io proteggo te
Sorellina ti adoro.
So che non sei felce.
Un altro colpo nel viso.
Questo è ogni settimana,
e come sempre una scusa
alla fine tu che ci guadagni ?
se lui si prende gioco di te.
Ma che cosa faccio io qui?
Benché voglia aiutarti,
tu l’accetti così.
Tu sei il mio sangue
e la mia meta è salvarti,
e prego per te.
Sorellina lui non ti ama, ama.
Ha come venti donne
e tu lo sai.
Ti maltratta, e tu poi lo difendi.
dammi retta non ti conviene,
ma non lo vedi.
Piangi – Ogni volta che ti picchia
Piangi – mi dà rabbia e pena.
Piangi – Come sento la tua paura.
Piangi – delle sue mani puoi morire.
Piangi – quell’ uomo ti fa soffrire.
Piangi – lui ti fa nera.
Piangi – Quando sputa sul tuo viso.
Piangi – e con brutte parole.
Piangi – lui si sente superiore.
Quell’uomo è un animale, un vigliacco
senza dignità per attaccare una donna.
lui non è degno che l’ami tanto.
Pensa bene tu sei la colpevole,
e tu lo vedi.
I miei nipoti non devono
vedere la sua mamma correre.
Nella tua casa c’è un
mostro e tu dormi con lui.
vai e conta le ore
che si è fatto felce.
Quindi conta gli anni
che ti ha fatto soffrire.
Io non sopporto
vedere a mia sorella piangere.
Quell’uomo è un ratto.
Non esiste uomo che possa
obbligarti a stare con lui.
Puoi allontanarti.
ma non lo vedi?
Non è rispetto,
quella che io vedo è paura.
Tu temi quel cane.
ma non lo vedi.
Piangi – Quando arriva a casa.
Piangi – come un cane ubriaco.
Piangi – E ti attacca senza ragione.
Piangi – i bambini come lo vedono.
Piangi – gli gridano no papy.
Piangi – non picchiarla un’altra volta.
Piangi – Quel tipo ti umilia.
Piangi – E ti racconta bugie.
Piangi – lui non ha cuore.
sarebbe meglio che cambiasse.
Che venga a picchiare me
Io lo metto al suo posto
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