Ray Barretto al Blu Note di Milano

Appuntamento imperdibile per lo storico locale Jazz di Via Borsieri 37 a Milano con l’icona mondiale della musica Latino Americana ed allo stesso tempo della musica Jazz. Dal 17 al 19 maggio sarà infatti sul palcoscenico del “Blue Note” per la seconda volta in carriera “Las Manos Duras” di Ray Barretto. Gia nel settembre 2003 la stella si è presentata in sestetto sulla tarima del locale avvolgendo il suo pubblico con i suoi ritmi che da decenni studia e porta in giro per il mondo, le influenze di Duke Ellington mischiate con i ritmi latino americani creano ogni volta una miscela unica e tutta da ascoltare. Tutto questo nel contesto di uno dei migliori locali al mondo per quanto riguarda l’acustica ed il confort per la musica Jazz.
Due spettacoli a sera a partire dalle ore 21. Possibilità di cenare all’interno del locale. Prezzo del biglietto 28 euro.
Per tutte le altre informazioni visitate il sito del Bluenote : www.bluenotemilano.it

Questa la breve Biografia del Maestro Barretto tratta dal sito ufficiale del Bluenote. Un’ occasione unica per avere a 10 metri una persona che ha fatto ballare generazioni di persone.

Ray Barretto Congas
Myron Walden Tenor Sax
Joe Magnarelli Trumpet
Robert Rodriguez Piano
Sean Conly Bass
Vince Cherico Drums

Per quasi quarant’anni Ray Barretto è stato una delle figure più importanti del Latin jazz. Il suo stile propulsivo ha contributo nei dischi di musicisti come Gene Ammons, Lou Donaldson, Sonny Stitt, Wes Montgomery e Kenny Burrell. Nato nel 1929 è uno dei primi latinoamericani ad emergere dal quartiere del Bronx a New York. Barretto si appassiona alla musica ascoltando le trasmissioni radio delle big bands di Duke Ellington, Glen Miller e Tommy Dorsey. Nell’ America intollerante degli anni ’40 Barretto conosce periodi di stenti e la sua famiglia – con altri portoricani – è spesso forzata a cambiare casa. Per fuggire da questa realtà Ray entra nell’ esercito, dove scopre il bebop. Barretto va al New York City’s Palladium Dance Hall, dove Tito Puente si esibisce con la sua magnifica orchestra in cui suonano Mongo Santamaria e Willie Bobo. Nel 1957, Barretto sostituisce Santamaria in questa grande orchestra. Lascia Tito Puente per un breve periodo per suonare con Herbie Mann. Nel frattempo diventa uno dei percussionisti più richiesti da grandi eroi del jazz come Art Blakey, Lou Donaldson, Kenny Burrell, Charlie Parker, Max Roach e tanti altri. Nel 1962 Barretto forma la sua prima band, Charanga La Moderna. Barretto ha suonato su più di quaranta album, di cui otto hanno ricevuto una nomination per i Grammy Awards. Il suo universo musicale costituisce un’unione appassionante tra la storia del jazz moderno e i ritmi e melodie latinoamericani.

Fabrizio Zoro

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